Fine anni ’60: è l’alba del rallismo moderno.
La nuova formula uno a motore 3 litri sta imboccando la via del successo, mentre le grandi corse di durata sono ancora il terreno di sfida preferito dei marchi più prestigiosi.
E’ l’epoca d’oro delle corse automobilistiche.
E’ l’epoca dei circuiti stradali, belli e terribili
E’ l’epoca di Vic Elford.
Il ritorno in Italia di “Quick Vic”, ospite del Ruoteclassiche Club Prato, è un evento che ha il sapore di un appuntamento con la storia.
Anche se Vic ha appeso il caso al chiodo nel 1983, molti non hanno certo dimenticato questo riservato campione inglese, elegante e disponibilissimo, perfettamente a suo agio sia al cospetto dei numerosi appassionati perennemente assetati dei suoi tanti aneddoti, sia alle prese con le celebri curve del Mugello Stradale, naturalmente al volante di una Porsche. La sua grande versatilità, unita a doti d’improvvisazione tipica dei rallisti, erano le armi vincenti sui temutissimi circuiti stradali. Non a caso Vic è da sempre considerato uno dei grandi maestri del Nurburgring. Pur se nel suo prestigiosissimo palmeres figurano anche il Rally di Montecarlo, la 24 ore di Daytona e la 12 ore di Sebring, la sua vittoria più celebre resta quella colta alla Targa Florio nel corso di quell’irripetibile stagione 1968. Il suo specialissimo rapporto con l?italia si spiega anche così.
Ironico, serafico, estremamente modesto e disponibile. Il ritratto di un grande campione, uno dei principali interpreti di questo affascinante sport, a cavallo di due decenni unici e irripetibili.