Marco Gentili

Volpe Argentata Trophy

Era il 1957 quando Piero Taruffi, tagliando il traguardo di Brescia con la sua Ferrari avanti al compagno di squadra Von Trips, si aggiudicava la Mille Miglia, la corsa più bella del mondo, aggiungendo l’ultima perla ad una irripetibile collana di vittorie nelle grandi corse su strada.
A 60 anni esatti da quella storica vittoria, la figlia Prisca ha voluto celebrare l’evento organizzando la prima edizione de “La Volpe Argentata Event”, connubio tra auto e golf che si è tenuto sul bellissimo percorso a 27 buche del Golf della Montecchia a Padova.

Questa prima edizione ha visto la partecipazione di molti piloti del passato, cresciuti nel mito di Piero Taruffi, da tutti conosciuto come la Volpe Argentata per i suoi precoci capelli bianchi e per la sua proverbiale astuzia di gara. A cominciare da Riccardo Patrese, il cinque volte vincitore della 24 ore di Le Mans Emanuele Pirro, e il campione del mondo rally Miki Biasion.
Accanto a loro, collezionisti di auto storiche di prestigio, ospiti d’onore, campioni dello sport oltre a golfisti e amateur da tutta Italia per una ProAm di alto livello.
Il tutto abbinato ad un Concorso di Eleganza per le Auto, vinto per il pubblico dalla Cisitalia D47, monoposto con la quale Taruffi vinse il Gp di Roma sul circuito di Caracalla nel 1947.
La vettura Best in Show è stata eletta la Maserati A6 CGS Berlinetta PininFarina del 1953 proveniente dalla collezione di Matteo Panini, davanti alla MG F2 Magna del 1932.
Sul campo da golf hanno fatto da padroni i professionisti, come Marco Crespi vincitore assoluto con 69, davanti a Mattia Bergamaschi e Andrea Rota, secondi a pari merito con 70.
A Prisca Taruffi è andato il premio speciale della Scuderia del Portello, a suggello del riuscitissimo evento, come conferma il fatto che la macchina organizzativa si è già messa in moto in vista dell’edizione 2018 de “La Volpe Argentata Event”.

DS Performance – Spirit of Avant-garde

Spirit of Avant-garde. Il manifesto spirituale del marchio Ds è di quelli che non lasciano dubbi.
Figlio di quel capolavoro visionario che fu la Ds 19 del 1955, Ds Automobiles fa del savoire faire il suo biglietto da visita. Savoire faire inteso come lusso alla francese, ma anche nella tecnologia e nelle elevate prestazioni.
Ds Performance, la divisione sportiva della casa francese, vetrina tecnologica del gruppo PSA, lavora su due fronti: da una parte l’impegno nel campionato FIA di Formula E a fianco del team Virgin Racing, e dall’altro nello sviluppo di versioni evoluzione dei modelli della gamma Ds. A cominciare da Ds3 Performance, la sportiva della famiglia Ds, o l’attesissima supercar a emissioni zero DS E-tense, destinata a debuttare sui mercati nel prossimo futuro
Siamo andati a Satory, sede della Ds Performance, mentre fervono i preparativi in vista della stagione 4 del campionato di Formula E, che vedrà ancora una volta fra i protagonisti il Team Ds Virgin Racing. Abbiamo incontrato Thomas Chevaucher, il Direttore Tecnico di Ds Performance, per parlare dello stato dell’arte della tecnologia utilizzata dalle monoposto del campionato FIA e dei possibili sviluppi nella produzione di serie.
La Ds3, con il suo look sfrontatamente moderno, personale e personalizzabile, e pochi richiami alla tradizione, fatta eccezione per la calandra cromata definita Ds Wings, in questa versione Performance è un autentico concentrato di tecnologie, per spingere al massimo la raffinata sportività del marchio Ds. Dedicata a chi ama emozioni forti
I 208 CV e i 300 Nm di coppia massima vengono esaltati da un modernissimo cambio a sei rapporti, con una sesta marcia “vera” e non dosata unicamente per abbassare ad arte i consumi. In più il differenziale Torsen a controllo elettronico fa il suo dovere, consentendo di sfruttare agevolmente tutta l’esuberanza di cui dispone, a dispetto del passo corto e dell’eccellente rapporto peso/potenza: 6 kg per CV erogato.

Ferrari 70 Anni – Intervista a Flavio Manzoni

 

In occasione del 70mo anniversario della casa del Cavallino e del lancio del nuovo catalogo Editalia dedicato all’evento, abbiamo incontrato Flavio Manzoni, responsabile del Design Ferrari per un’intervista esclusiva.

Sotogrande Grand Prix 2017

 

Un angolo di paradiso, una splendida location, automobili da sogno e tanto spirito sportivo.

Ecco gli ingredienti, sapientemente miscelati, che gli organizzatori del Sotogrande Gran Prix hanno servito agli oltre 100 equipaggi che hanno preso parte alla prima edizione del rally omonimo, riservato a vetture classiche immatricolate tra il 1920 e 1956. Ma anche ai facoltosi appassionati che hanno schierato i propri gioielli qui, nel cuore dell’Andalusia, per prendere parte al contemporaneo Concorso di Eleganza, autentico evento nell’evento, svoltosi al termine della gara di regolarità.

Il Sotogrande Gran Prix ha preso il via da Siviglia, nella splendida cornice di Plaza de Espana, maestosa piazza a ferro di cavallo che vuole simboleggiare l’abbraccio tra il Regno di Castilla e le sue antiche colonie. Tante le vetture (una più bella dell’altra) disposte a semicerchio pronte per le verifiche tecniche fra Maserati Spider, Porsche 550, Aston Martin DB2 e DB5, Bentley, Ferrari, Jaguar, oggetto di grande ammirazione da parte del pubblico.

Tre le tappe in programma, per un percorso che, fra trasferimenti e prove di regolarità lungo le strade andaluse, dopo aver toccato Cordoba e il circuito Ascari, si è concluso presso l’incantevole Marina di Sotogrande. Un luogo magico, noto in tutto il mondo, dove mare, sport e natura si combinano fra loro creando una perfetta armonia.

Questa prima edizione del Sotogrande Rally è andata a Michel Decremer e Patrick Lienne, vecchie conoscenza della specialità, al volante di una Porsche 356 A del 1957.

Best of Show al Concorso di Eleganza, una HISPANO SUIZA del 1910 perfettamente conservata, la vettura preferita di Alfonso XIII re di Spagna.
Noblesse oblige.

Citroën #UNEXPECTED CACTUS

Alla Milano Design Week 2017 Citroën mette in mostra una sorpendente show car. Si tratta di Cactus, dei suoi modelli più riconoscibili, molto speciale, rivista per lìoccasione dai designer della Gufram, l’azienda celebre per i suoi articoli pop. Il tutto per un allestimento soprendente, dalle scelte cromatiche agli arredi interni.

Peugeot 3008 Auto dell’Anno 2017

La nuova PEUGEOT 3008 è stata eletta Auto dell’Anno 2017. La giuria ha apprezzato all’unanimità il suo stile, il suo design interno e le sue prestazioni. Questo prestigioso riconoscimento si aggiunge alla ventina di premi già vinti dalla nuova PEUGEOT 3008. Primo SUV della storia ad essere insignito del premio COTY, è la quinta PEUGEOT eletta Auto dell’Anno.
Auto dell’Anno 2017, il nuovo SUV PEUGEOT 3008 è una vettura che si è subito fatta notare appena arrivata sul mercato. Si rivolge a una clientela esigente, che vuole distinguersi e che vuole vivere nuove esperienze alla guida di un’auto. La sua ambizione è imporsi come grande protagonista del segmento dei SUV compatti.
La nuova PEUGEOT 3008 è il primo SUV premiato dalla creazione di questo trofeo nel 1964. È anche la quinta PEUGEOT eletta Auto dell’Anno, dopo la 308 nel 2014, la 307 nel 2002, la 405 nel 1988 e la 504 nel 1969.
Il premio Auto dell’Anno è assegnato da una giuria di 58 giornalisti autorevoli, in rappresentanza di 22 paesi. Dei 30 modelli in competizione, è la nuova PEUGEOT 3008 che si è imposta nel voto finale, alla vigilia del Salone di Ginevra.

Novità al Salone di Ginevra 2017

Come ormai di consueto, fra le protagoniste principali del Salone di Ginevra 2017 figurano ancora una volta le Sport Utility. E non poteva essere altrimenti, in una edizione che ha incoronato “auto dell’anno” la Peugeot 3008, prima SUV ad entrare nell’albo d’oro del celebre premio.
Al Salone di Ginevra, dopo anni di assenza in questo segmento, arrivano novità anche dal made in Italy. A cominciare da Alfa Romeo Stelvio, vettura fondamentale per la strategia di rilancio del marchio: se la Giulia è la berlina della rinascita, la Stelvio rappresenta infatti la chiave di volta per i futuri successi commerciali del Biscione a livello globale.
Gustosa anteprima la DS7 Crossback, prima sport utility firmata dal marchio di lusso della galassia PSA, ormai forte anche della fresca acquisizione del marchio Opel: la DS7 vanta un design ricercato e interni estremamente curati, mentre la meccanica è quella, collaudata, dei Suv di successo firmati Peugeot-Citroen.
Quarto modello nella gamma Range Rover, ecco la Velar, vettura che si posiziona tra la Evoque e la Range Sport. Dispone di un sofisticato telaio in alluminio di derivazione Jaguar, lo stesso della F-Pace, con cui Velar condivide anche le motorizzazioni.
A proposito di SUV di lusso, Audi presenta l’affascinante Q8 Sport Concept, spinto da un inedito propulsore ibrido plug-in di 3 litri a sei cilindri con compressore elettrico, frutto dell’esperienza maturata con la R18 TDI alla 24 ore di Le Mans.

A Ginevra Nissan svela la nuova Qashqai, vera e propria best seller fra le vetture crossover. Dal punto di vista estetico spicca il frontale con griglia a “V” e i gruppi ottici di nuovo disegno, mentre una serie di interessanti novità sul fronte equipaggiamenti dona un carattere premium alla vettura giapponese.

Sulla scia dei successi fin qui riscontrati dalla nuova C3, lanciata lo scorso anno, Citroen propone a Ginevra una declinazione in chiave SUV decominata C Aircross. Con questa nuova proposta, la casa francese ripropone in dimensioni inferiori la filosofia vincente della C4 Cactus.

Supercar al Salone di Ginevra 2017

Benvenuti a Ginevra, dove la parola d’ordine è sognare.
L’edizione 2017 Geneve Motor Show ha aperto i battenti col vento in poppa. In barba alla crisi, sono soprattutto i marchi di lusso al centro della scena. A cominciare, ça va sans dire, dalla Ferrari, che svela in prima mondiale la 812 Superfast, erede della F12Berlinetta. Spinta da un motore V12 da 800 CV, vanta ruote posteriori sterzanti e prestazioni da capogiro: 340 km/h di velocità massima e accelerazione 0-100 in 2,9 secondi. Non per nulla è la GT stradale più potente e performante nella storia del Cavallino.
Lamborghini risponde con la Huracán Performante, versione supersportiva della 10 cilindri della casa di Sant’Agata. Si presenta al pubblico forte già di un primato, avendo girato sul vecchio Nurburgring in 6’ e 52”, praticamente un record.
McLaren ha scelto Ginevra per togliere i veli alla 720S, che inaugura la seconda generazione delle GT di Woking. Dotata di un propulsore V8 biturbo di 4.0 litri e 720 CV di potenza, vanta un peso molto contenuto grazie ad telaio in fibra di carbonio e alluminio.
Porsche arricchisce la gamma della Panamera con questa versione denominata Sport Turismo: si tratta di una declinazione inedita, a metà strada fra una giardinetta e una shooting-brake, pronta ad inaugurare un nuovo segmento di mercato.

Dopo tante attese e anticipazioni, Renault ripropone in chiave moderna la celebre Alpine A110, indimenticata berlinetta già campione del mondo Rally nel 1973.
Auto di lusso persino nel segno del rispetto per l’ambiente: Bentley propone la EXP 6e Concept a trazione 100% elettrica. Un prototipo che conferma la grande vitalità del prestigioso marchio britannico, già da tempo lanciato su terreni inesplorati quali quello dei Suv e dei motori diesel.
Ginevra sancisce un’inedita collaborazione fra il centro stile Pininfarina e il bi-campione del mondo di Formula 1 Emerson Fittipadi. Questo progetto potrebbe presto prefigurare una serie di supercar prodotte in collaborazione con Mercedes.
Tra i concept più ammirate citazione d’obbligo per Peugeot Instinct., una self-driving car che, oltre ad essere in grado di condurre a destinazione autonomamente i suoi occupanti, può anche interpretarne umori e esigenze.